Truck Driver – Giovanni Zeoli

Truck Driver è un romanzo di Giovanni  Zeoli. Pubblicato in Ebook, Editore Enzo Delfino, è la storia di un camionista, in parte autobiografica, giovane autore agli esordi, che si confronta con un genere di romanzo storico, appannaggio di autori di un certo rilievo. Supera appena cinquanta pagine, cinquantasei per l’esattezza, è suddiviso in undici capitoli, dove viene affrontano il problema esistenziale dell’individuo, partendo dall’infanzia, scandagliando l’adolescenza, per giungere al modus vivendi dell’età adulta. La vicenda di cui parla Zeoli è collocata nella realtà storica che vive il nostro paese con le sue problematiche: crisi politica, economica e dei valori, rivendicazioni sindacali, mutamenti sociali, disoccupazione, matrimonio, uso di stupefacenti, sesso.
Malone, soprannome dell’autore, è la voce narrante del romanzo che coinvolge subito, sin dal primo capitolo, il lettore nell’impatto con la sua frequenza della scuola elementare, per poi giungere all’età adolescenziale con quell’esperienza dell’infanzia, al punto da segnarne il carattere. Fu una reazione inaspettata e improvvisa a consentirgli una riabilitazione a pieno titolo, permettendogli di stare sullo stesso piano dei suoi coetanei ed evitare un siffatto scompenso adolescenziale che sicuramente l’avrebbe portato a dei disturbi comportamentali. Adesso incute persino timore e rispetto e, proprio per questo, pensa al nonno, ormai al di là della vita terrena:

Nella mia famiglia il più pragmatico era mio nonno, che dispensava consigli semplici ma efficaci. «Non si può far finta di niente a quindici anni! A qualunque cosa ti faccia male, reagisci!» diceva. Penso che avesse capito quale fosse il problema. «Vai a testa alta nel mondo e non aver paura di niente e di nessuno. Non abbassare mai lo sguardo! Solo così riuscirai ad avere il rispetto e la considerazione che meriti».

Per un momento viene da credere che la moralità degli italiani si veicoli attraverso il romanzo in quanto si nota  lo sforzo dell’autore nel rendere il racconto utile, verosimile, richiamando il personaggio del nonno che, per qualsiasi  individuo, rappresenta l’elemento storico della vita familiare, permettendo così all’autore di mescolare storia e realtà. Malone, finiti gli studi liceali, si fa sopraffare dal cruccio del guadagno elevato e per questo  giunge alla cabina di un TIR, un mastodontico camion di una ditta di trasporti che gli assicura un lauto guadagno.

Da qui inizia il romanzo d’azione che, per Malone, è un fuggire da una realtà poco amica, fatta di gente ficcanaso e meschina, capace di creare gabbie di solitudine per gli individui che non si accodano ai loro comportamenti e interessi, fino a farne dei disadattati. La vita di relazione, per Malone, non è interessata solo dal lavoro, che gli impone, per la crisi, turni più lunghi che appesantiscono un disagio già latente, interagisce col mondo femminile dove però non è più fortunato, le sue “femmine” provengono dall’emarginazione e dal disagio e proprio per questo non si è messo mai in gioco, non ha rischiato nulla, anzi, la sua passione per Pasolini e per la scrittura  gli ha permesso di riversare tutte le delusioni nel suo primo libro, che usa in modo illusorio per mettere una pezza all’ incoerenza della vita quotidiana e al forte richiamo e desiderio del padre di dare inizio ad una vita migliore.

L’autore ha il pregio di rimettere in discussione il personaggio principale, Malone, per giungere  alla conclusione che non è un errore ricominciare tutto nuovamente e non per aver creato una struttura di romanzo dove si può immettere qualsiasi storia, con tante varianti, le problematiche di ogni essere, gli amori, i dolori, i turbamenti,  potrebbe  capitare anche a voi  vedervi  dentro quella cornice con tutti i vostri  problemi.
Camaleon, l’amico più vicino a Malone, è colui che gli fa iniziare il percorso del cambiamento, mettendolo in guardia da Lorica, la ragazza romena, di facile aggancio:

«Hai visto? Farsi una famiglia non è il suo desiderio. Forse è il tuo! E se tu ancora non l’hai compreso, lei se n’è accorta dall’inizio, ecco perché te l’ha proposto. Aveva capito che usando solo il sesso non poteva piegare le tue resistenze, ma parlandoti di una vita insieme avrebbe diradato i dubbi che aleggiavano sulla sua persona. E credevi tu di poterla ingannare? Rassegnati, voleva solo realizzare i suoi scopi». «E quali sarebbero?». «Che ne so io! Dovresti chiederlo a lei».

Da qui  l’autore fotografa la realtà sociale ed umana ruotante attorno al “camionista”, per renderla fedele nei dialoghi, negli incontri, anche quelli sessuali, con donne conosciute per caso, ove la trama del romanzo non basta da sola ad essere riparatrice della vita e delle sue incoerenze.

Per un momento qualcuno ha creduto che il romanzo spiegasse tutto questo cambiamento, invece Malone ritorna alla famiglia in punta di piedi, sorretto dalla voce del padre, che prima inculcava principi poco graditi, mentre adesso gli si rivela nella voce innocente della figlia di un amico nel momento in cui pronuncia e scandisce  il nome …Papà! Èun’ adolescente, sorella di un altro amico, a rivelargli un diverso concetto d’amore, diverso da quello da lui vissuto fino a quel momento, fatto solo di sesso, sente così il richiamo fermo e vero del padre e della madre che avevano rimesso in discussione tutto il suo passato.

A questo punto nasce un patto narrativo fra l’autore e il lettore in quanto l’autore fa credere al lettore che tutto ciò che ha scritto è vero e il lettore ci crede e acconsente, specie quel giovane  che, anziché  fare i compiti per le vacanze estive, legge tutto ad un fiato Truck Driver, un romanzo che nasce dentro una società in degrado in cui ancora vive la speranza di un futuro migliore.

 

Truck Driver
Giovanni Zeoli
Enzo Delfino Editore, 2014
Pagine 56
Prezzo di copertina € 4,99

Franco Santangelo

Critico e Storico