L’asino Giacchino – Alessandro Petruccelli

In questo periodo natalizio non può mancare tra le nostre letture la favola dell’asinello Giacchino. Un dolcissimo animale che nasconde una missione segreta. Una storia che presenta tutte le caratteristiche del genere letterario utilizzato da Esopo e Fedro, dove i protagonisti sono per lo più animali e che si prefigge come scopo quello di insegnare qualcosa attraverso gli esempi, in modo da ricavarne una morale. Nel libro di Petruccelli conosciamo le (dis)avventure del personaggio principale da quando le macchine hanno preso il sopravvento e hanno reso inutile le sue capacità: i tempi si sono velocizzati e persino il latte d’asina, un tempo molto prezioso non serve più:

L’unica salvezza per noi è scappare e rifugiarsi ai piedi del monte Aurito. È un monte che si riconosce a distanza perché ha in cima una grossa pietra che luccica al sole come oro. Quelli che si vedono nel cielo sono i suoi bagliori e indicano, come la stella per i Re Magi, la via da seguire.
Gli uomini non lo frequentano più perché, schiavi come sono delle comodità, non fanno un passo senza le macchine né tantomeno pensano di avventurarsi a piedi per vie impervie.

Una favola che ci riporta nella naturalezza della vita, che con l’industrializzazione abbiamo perso. L’uomo non osserva più, non vive la natura né riesce ad apprezzarla. Un testo che è capace di darci una lezione, e di rituffarci nel passato per riscoprire la gioia e i valori persi di vista per mancanza di tempo e volontà.

 

L’asino Giacchino
Alessandro Petruccelli
Graphe.it, 2014
Pagine 36
Prezzo di copertina € 7,50

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist