La gallina Cleopatra – J.L. Defoe

Tre amici napoletani, Andrea, Paco e Cleo decidono di trascorrere un week end in Romania. Amanti dei viaggi, trovano in Bucarest il luogo ideale per dare libero sfogo ad una filosofia di vita da sempre condivisa, basata su sesso libero, abuso di alcol e utilizzo di marijuana. Questo, in sintesi, La gallina Cleopatra, il romanzo in formato digitale di J.L. Defoe, uscito nel marzo 2015 e venduto su Amazon.
Spesso quando in un romanzo si parla di un viaggio, ad essere scelto è un luogo esotico, oppure una città particolarmente romantica. I tre amici invece optano per la Romania, che si rivelerà un luogo pieno di fascino, anche se animato da personaggi strambi. Una città pregna di attrazioni, troppo spesso sottovalutata.

Bucarest è una delle capitali europee più incantevoli e gioiose, come spiega l’etimologia stessa del nome, bucura, che significa essere contenti.

Nel tentativo di salvare una gallina maltrattata, subito battezzata Cleopatra, i tre amici andranno incontro a grossi guai. In principio essi pensano che il pennuto venga offerto ai turisti per soddisfare bizzarri impulsi a sfondo sessuale; subito dopo il “furto” si renderanno invece conto che Cleopatra porta dentro di sé un dono dal valore inestimabile. E per nulla legale.
Con l’aiuto delle prostitute Kira e Ludmila, i tre ragazzi, il cui obiettivo era trascorrere una vacanza all’insegna dello sballo totale, si troveranno a dover sfidare uno dei narcotrafficanti più potenti del Paese. Ed a causa di numerosi equivoci, i tre dovranno affrontare seri pericoli, che metteranno a repentaglio la loro stessa vita.

Quella che era iniziata come una vera e propria gita, in cui il linguaggio dei protagonisti è dissacrante e scanzonato, tipico di chi sotto l’effetto di alcol e fumo perde i freni inibitori, si rivela in realtà una storia “noir”, ricca di colpi di scena.

Senza dubbio la trama è avvincente, così come interessante è conoscere usi e costumi di una città che non è poi così distante, dal punto di vista geografico, ma sulla quale nessuno mai si sofferma.
Il linguaggio è colorito: l’io narrante è Andrea, che utilizza espressioni particolarmente esplicite. Spesso si ricorre al turpiloquio che, sebbene sia molto marcato, ben si adatta ad una storia in cui la depravazione ha un ruolo preponderante.
J.L.Defoe è riuscito a creare una vicenda spassosa ed incalzante, partendo da un’idea alquanto originale. Allora cosa stride, in quest’opera? Perché qualcosa c’è.
L’unico punto debole credo sia da addurre alle troppe imprecisioni linguistiche. Appare chiaro che l’autore abbia inteso ironizzare ulteriormente, attraverso una prosa a tratti “vernacolare”, che si presenta come un mix fra termini napoletani e parole rumene. A tal proposito si potrebbe citare il proverbiale “spiazzale”, più volte menzionato.
Ciononostante, l’utilizzo dei congiuntivi risulta un po’ troppo approssimativo, tanto che sovente sembra di sentir parlare il ragionier Filini di fantozziana memoria.
Sulla copertina si legge: “liberamente ispirato ad una storia vera”. Un’avventura rocambolesca, quindi, forse provata realmente sulla pelle di qualcuno. Ma più di questo, non ci è dato sapere.

 

La gallina Cleopatra
J.L. Defoe
Amazon, 2015
Pagine 96
Prezzo di copertina € 0,99

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa