I racconti di CasaLuet – Susanna Trippa

Una piccola nave ondeggiante lega i sette racconti scritti da Susanna Trippa, li fa approdare in luoghi diversi con vicende accomunate da sentimenti e magia. CasaLuet è il nome di questa piccola nave, e deriva da Luet un luogo “piccolo e grazioso”, leggiamo nell’Introduzione, che fa da filo conduttore alle storie accomunate da descrizioni naturalistiche all’interno delle quali si celano, in qualche caso, storie di tragicità umana. L’autrice con I racconti di CasaLuet fornisce al lettore vicende di vita reali e magiche, con in mezzo sciamani e segni misteriosi occulti. Talvolta il protagonista è l’uomo, nella sue fragilità, talaltra è la natura stessa o parte di essa come la luna in Levania (luna in ebraico). In tutti i casi le storie lasciano un po’ di amaro in bocca. Appare una contraddizione tra la bellezza delle descrizioni naturali e la tristezza di ciò che coinvolge, invece, l’essere umano.

Bessie Smith è morta nel 1937 per un incidente stradale, provocato da un camion, si era schiacciata la cassa toracica, ci fu una forte emorragia e non fecero in tempo a salvarla perché poi successe che la macchina di un medico, arrivato lì per caso, mentre correva a portarla in ospedale, ebbe un altro incidente.

Realtà il cui destino è stato infame, e dove nessuno può farci niente. La bellezza, la magia, la meraviglia sono destate solo nel paesaggio naturalistico dell’ambientazione di questi racconti dal sapore acre, imbrattati di satanismo a volte, di sciamanesimo altre, dove quando protagoniste sono le bambine queste non vivono la loro tenera età in maniera spensierata.

Un pomeriggio di settembre, sdraiati su di un poggio digradan- te e verdissimo, aperto sul panorama tutt’attorno a trecentosessanta gradi, la testa appoggiata sulla pancia morbida del proprio cane abbandonato sul fianco, allora, guardando in alto sopra di sé il cielo azzurro con accenni di nuvolette bianche, per un breve attimo si pensa, anzi si sente, che è tutto lì e che va bene così.

Si sta bene solo quando si è in tutt’uno e armonia con Madre Natura, quando ci si fa accarezzare dalla bellezza del creato e ogni cosa sembra andare al suo posto. Ma la cattiveria delle emozioni umane è sempre in agguato e l’uomo ne è continuamente tentato. Susanna Trippa racconta di uomini, folletti, sciamani, riti ebraici, bambini. Sa mescolare bene umano e divino, sa regalare al lettore la spensieratezza di un racconto che di certo non lascia indifferenti.

 

I racconti di CasaLuet
Susanna Trippa
Lampi di stampa, 2008
Pagine 208
Prezzo di copertina € 13,00

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist