Stefano Mancini: il fantasy degli dei

In questa intervista lo scrittore Stefano Mancini parla del suo nuovo romanzo Il crepuscolo degli dei e della sua passione verso il fantasy.

Qualcosa sul tuo nuovo romanzo?
Il mio nuovo romanzo, Il crepuscolo degli dei, uscito a metà ottobre, conclude la mia trilogia fantasy composta da Le paludi d’Athakah e Il figlio del drago. È un romanzo nel quale ho creduto molto, come del resto gli altri due, che a mio avviso ha però un’ulteriore marcia in più, in quanto porta a compimento l’intera saga e le vicende dei suoi tantissimi protagonisti, il tutto venato da una nota struggente, come degna conclusione.

Un genere particolare: come nasce la passione verso il fantasy?
È nata in maniera spontanea. Fin da piccolo mi piaceva scrivere e inventare storie popolate di creature fantastiche e di avventure incredibili. Così, crescendo, mi sono avvicinato a questo genere, leggendo tutti i maestri che ne hanno fatto la storia e tracciato le linee guida. Ho imparato tanto (e tanto ancora ho da imparare) cominciando con dei romanzi che si sono fatti, di volta in volta, più complessi, fino a sfociare in questa trilogia che tante soddisfazioni mi sta dando.

Una saga la tua: hai intenzione di scrivere un altro libro?
Con Il crepuscolo degli dei la saga si completa e, ci tengo a sottolinearlo, non si lascia spazio ad alcun seguito, perché ritenevo giusto concluderla e darle un degno epilogo. Tutto ciò che scriverò in futuro, anche se collegato a quel mondo, saranno storie nuove, che al massimo condivideranno con questa saga l’ambientazione e le atmosfere, non certo le vicende o i protagonisti.

Ci sarà un nuovo romanzo, ovviamente fantasy, che potrebbe anche essere il primo di una nuova saga. Vediamo dove mi porta la tastiera…

Come risponde il pubblico?
Una delle maggiori sorprese che ho avuto nel pubblicare questa saga è stata proprio la risposta del pubblico. In tanti, tantissimi, hanno letto i miei libri e mi hanno fatto i loro complimenti. Mai avrei creduto di poter ottenere così tanti riconoscimenti che sono, per un autore, il risultato più bello. Quando incontro un mio lettore e parlo con lui, capisco perché ho deciso di scrivere e perché non potrei mai smettere.

Tornando a te, tre aggettivi per descriverti?
Determinato, metodico, originale. Ovviamente tre aggettivi che mi caratterizzano come autore.

Claudia Crocchianti

Giornalista pubblicista e scrittrice