Sonia Caporossi: quando musica e letteratura coincidono

In questa intervista presentiamo l’artista a tutto tondo. Poesia, musica e letteratura le sue grandi passioni che rappresentano la comunicazione assoluta e le emozioni, quelle che si tengono dentro e che attraverso l’arte si esprimono.

Poesia, musica e letteratura fanno parte della sua vita, cosa rappresentano in realtà?
La realizzazione di una completa, compiuta e perfetta estroflessione, la ricerca di una comunicazione assoluta e totalizzante del mio mondo interiore verso l’esterno. Lo scopo primario dell’arte, a mio modo di vedere, è quello comunicativo, il suo principale interesse è quello di gettare un ponte come medium fra l’autore e il fruitore comunicando un messaggio che racchiude in sé l’esemplarità catartica di tutta una vita. L’arte detiene insomma il valore sommo di un exemplum che dirime e armonizza la dicotomia castrante tra natura e cultura, e fa del bene al cuore dell’uomo, immediatamente e semplicemente, suscitando in lui il sentimento estetico, anzi, la percezione estetica ed etica insieme della bellezza e della bruttezza attraverso  i casi che descrive. Lo diceva Emilio Garroni: «l’artista sta sempre, esemplarmente, sul discrimine invisibile che separa senso e non – senso; così come, non – esemplarmente, ci stiamo tutti».  L’arte, in questo senso, può davvero cambiare il mondo, perché è un quid di natura profondamente sociale.

Un musicista, un poeta e uno scrittore a cui è più legata?
Quanto alla musica, mi sono ispirata fin dalla più tenera età alla classica contemporanea e alle istanze sperimentali del krautrock e della kosmische musik tedesca. Per la letteratura, invece, non faccio mistero del fatto che la mia sacra Trimurti è incarnata dai tre autori del massimalismo italiano, genere che in Italia è sempre stato rappresentato come di nicchia, fatto da e per veri outsider, giudizio consolidatosi specialmente in tempi di minimalismo imperante come quelli più recenti (tempi e modi che a mio parere hanno i giorni contati). La mia sacra Trimurti è rappresentata insomma da Carlo Emilio Gadda, Guido Morselli e Giorgio Manganelli, a cui potrei associare una quarta emanazione neoplatonica della caratura di Paolo Volponi. Ma gli autori a cui mi ispiro sono anche scrittori del calibro di Tommaso Landolfi o Alberto Savinio; tutti veri sperimentatori della lingua e della forma, dal piglio surreale e fortemente performativo. Anche tra i poeti non saprei indicare un nome univoco, ce ne sono tanti: Dante, Guido Cavalcanti, Dino Campana, Andrea Zanzotto sono i miei fari sovrastorici.

Qualcosa sui suoi scritti?
Mi occupo principalmente di critica letteraria, estetica filosofica, filosofia del linguaggio, poesia e narrativa. Trovi miei articoli in numerose riviste e blog, sia cartacei che online. Ho scritto e scrivo contributi per Critica Impura (il blog di critica globale che curo e dirigo insieme ad Antonella Pierangeli), Musikbox, Verde, Scrittori Precari, Fallacie Logiche, Storia & Storici, Poetarum Silva, WSF, Neobar, Il Giardino Dei Poeti, In Realtà La Poesia, Atelier, Cadillac, Nazione Indiana, Kasparhauser, Filosofia In Movimento, ISSAA (la rivista ufficiale degli Studi d’Italianistica nell’Africa Australe, con cui ho recentemente collaborato tramite il prof. Giona Tuccini e il dipartimento di italianistica dell’Università di Cape Town, Sudafrica). Ho inoltre pubblicato Un anno di Critica Impura (Web Press 2013), antologia di articoli completamente riveduti e corretti tratti dal nostro blog,  e ho curato la silloge poetica di prossima pubblicazione Poeti della Lontananza (Marco Saya Edizioni, Milano 2014), che comprenderà al suo interno poesie edite e inedite di sette grandi poeti italiani che hanno vissuto e scritto all’estero negli ultimi dieci anni: Omar Ghiani, Domenico Arturo Ingenito, Ianus Pravo, Francesco Terzago, Antonio Bux, Michele Porsia e Alessandro De Francesco. È una curatela critica che ci ha impegnate durante il corso dell’ultimo anno e mezzo e prevediamo che sarà di grande impatto, sia per la bellezza dei testi che dal punto di vista metodologico. Ma ciò che mi sta impegnando maggiormente in questo periodo è chiaramente il mio Opus Metachronicum, appena uscito (a maggio) per la Corrimano Edizioni di Palermo, casa editrice neonata magistralmente diretta da Dario Ricciardo e Francesco Romeo. Sono editori competenti e appassionati, che ricercano in particolare una letteratura dal piglio innovativo, dalla scrittura feroce e sperimentale nella forma e nei contenuti.

Tre aggettivi per descriversi?
Non amo molto questi giochi autoreferenziali, per la verità! Preferisco che parlino la mia musica e la mia pagina. Mi definiscano pure gli altri, nel bene e nel male, io potrò solo trarre consiglio.

Prossimi progetti?
A ottobre 2013 sono tornata a condurre su Radio Centro Musica, dopo quattro anni di pausa, la trasmissione di musica alternativa e letture poetiche Moonstone: suoni e rumori del vecchio e del nuovo millennio. Per la prossima stagione radiofonica, da ottobre 2014 tornerò a proporre una grande varietà di generi musicali e artisti di nicchia per tre ore intense di musica alternativa italiana e straniera, indie, psychedelia, stoner, desert, hard rock, nu metal, new wave, dark, electrogothic, gothic rock, doom, experimental, art rock, electrovintage, electroclash, electronic body music, aggrotech, technovintage, dreampop, shoegaze, grunge, ska, neofolk, batcave, garage, punk, post punk, crossover, progressive, symphonic, math rock, post rock, medieval, new romantic, no wave, noise, darkwave, industrial, death rock, glam, neue deutsche welle, kosmische musik, krautrock e chi più ne ha più ne metta!). Ricomincerò inoltre le letture poetiche di autori ultracontemporanei, altro mio campo di occupazione in attuale fase di espansione. C’è inoltre in programma il prossimo album con i Void Generator, il gruppo di rock psichedelico con cui ho già all’attivo tre dischi, Phantom Hell And Soar Angelic (Phonosphera Records 2010), Collision EP (Phonosphera Records 2011), SUPERSOUND (Phonosphera Records 2014) e la partecipazione a due compilation, Fuori dal Centro (Fluido Distribuzioni, ITA 1999) e Riot On Sunset 25 (272 Records, USA 2011). Il prossimo album sarà composto da lunghe jam psichedeliche, in quanto abbiamo l’intenzione di non far mai uscire un disco uguale all’altro.

E il pubblico come risponde?
Molto bene! Sto girando l’Italia con il reading di Opus Metachronicum insieme ad Antonella Pierangeli, autrice della prefazione, e Andrea Moriconi, chitarrista e compositore che ha notevole esperienza nel campo della performance teatrale. Ho preferito evitare le classiche presentazioni noiose dei libri a favore di una interazione maggiore col pubblico, in musica e parole. Prossimamente terremo il reading nel chiostro medievale della Biblioteca Comunale di Boville Ernica (11 luglio), e poi a settembre saremo in programmazione all’interno dell’happening Scrittori sotto il Vulcano a Nicolosi, in provincia di Catania (4 settembre); il 12 settembre saremo al Festival delle Arti in Giudecca, a Venezia e il 13 a Padova. A ottobre poi dovremmo tornare in Sicilia per degli eventi collegati a Corrimano Edizioni. Quindi, per ricapitolare, i prossimi due appuntamenti sono il reading di Opus a Boville l’11 luglio e poi, il 27 luglio, la partecipazione dei Void Generator al Totem Psych Fest in quel del castello medievale di Rocca Sinibalda in provincia di Rieti, evento di clamorosa intensità ed interesse specialmente per gli appassionati di heavy psych e space rock. Cercheremo di far crollare il castello con le nostre vibrazioni, promesso!

Claudia Crocchianti

Giornalista pubblicista e scrittrice

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