Suvashun. Una storia persiana – Simin Daneshvar

La sua natura confliggeva con la nozione stessa di pericolo. Sapeva che non possedeva né l’audacia né la forza per sopportare una simile condizione. Forse, se non avesse provato un tale attaccamento per il marito e per i figli, allora sarebbe stato un altro paio di maniche. Lei era tipo da primizie di stagione, carezze, conversazioni guardandosi fissi negli occhi, da un lato; dall’altro era tipo da essere testimone di cose meravigliose…insomma, un tipo simile non ce la fa a buttare il cuore oltre l’ostacolo.

La donna descritta è Zari, la protagonista del romanzo “Suvashun. Una storia persiana” della scrittrice iraniana Simin Daneshvar, scomparsa nel 2012, un libro che non conosce tempo, il primo romanzo scritto da una donna iraniana e divenuto il libro in lingua persiana più venduto nell’epoca contemporanea. In Italia ce lo propone in una nuova edizione la casa editrice Francesco Brioschi Editore nella collana Gli Altri, con la traduzione dal persiano di Anna Vanzan.

Si tratta di un grande affresco ambientato nella splendida città di Shiraz nel periodo della seconda guerra mondiale. La storia narra le vicende della famiglia di Zari, nobildonna colta che ha avuto la possibilità di studiare in un collegio di missionari inglesi, evento raro per le donne dell’epoca. Zari è la perfetta padrona di casa, si prende cura con passione e amore del marito Yusuf e dei tre figli, Khosrou, Mina e Marjan. Il suo innato istinto di moderazione la porta spesso a ricomporre liti e discussioni che si sviluppano in casa, soprattutto su temi legati alla presenza degli occidentali che all’epoca miravano a sfruttare le ricchezze di quell’area della Persia, spadroneggiando in lungo e in largo. Questa sua attitudine la mette in contrasto con il marito che invece ha fatto della generosità e del senso di giustizia i suoi ideali da mettere in pratica con i più poveri, con i contadini, con le fasce più deboli della popolazione. Un ideale di vita che gli costerà molto caro.

A questo mondo, tutto è in mano all’essere umano, perfino l’amore, la pazzia, perfino la paura. Se una persona lo vuole, può smuovere le montagne. Può dividere in due le acque. Può invertire cielo e terra. L’umanità è una storia e può divenire qualsiasi storia: dolce, amara, triste … una storia eroica. Il corpo umano è fragile, ma nessuna forza a questo mondo eguaglia la sua forza spirituale, a patto che ne abbia la volontà e la consapevolezza.

Riflessioni che l’anziano medico di Zari condivide con la sua paziente in un momento molto triste e drammatico della sua esistenza ma nelle quali ciascuno di noi può ritrovare una traccia di verità.  Un romanzo nel quale protagonista è la donna, Zari, ma attraverso di lei, dei suoi comportamenti, dei suoi pensieri e delle sue emozioni, quella che viene messa in scena è l’umanità intera.

Questa articolata e ricca storia persiana ci racconta un mondo che ormai non c’è più, ma ci rappresenta ideali e valori che sopravvivono agli uomini e alle epoche storiche, quegli ideali di giustizia, onestà, lealtà e coraggio di cui i protagonisti principali di questo romanzo sono intrisi, ciascuno a suo modo, ciascuno con la sua individualità.

Suvashun. Una storia persiana
Simin Daneshvar
Francesco Brioschi Editore, 2018
Pagine 390
Prezzo Euro 18,00

Beatrice Tauro

Scrittrice