Cicatrice – Sara Mesa

In Cicatrice (Bompiani, 2017) la scrittrice spagnola Sara Mesa, classe 1976, mette in guardia dalla pericolosità degli incontri che avvengono in rete, dove la gente si nasconde dietro pseudonimi e false identità e nessuno è mai come sembra. Una giovane donna, insoddisfatta della propria vita e del proprio lavoro, incappa in un mondo illusorio che pensa possa sollevarla dalla realtà, ma diventa invece facile preda, coinvolta in un torbido scenario di stalking.

Sonia conosce Knut tramite un gruppo letterario virtuale, e la loro corrispondenza s’infittisce, soprattutto perché lei, che lavora in un archivio dove vi è poca interazione, si annoia e passa il tempo a chattare. Il ragazzo appare subito un tipo singolare –  egli ha curiosamente preso il nome dallo scrittore norvegese Knut Hamsun, premio Nobel per la letteratura nel 1920, sostenitore della Germania fascista e rimasto quindi ai margini del successo. Nullatenente e nullafacente, egli ha gusti personali ben sviluppati e regole proprie su cui non transige. Ama stare da solo e si dedica ad un’attività poco ortodossa: il furto. In un primo momento, Sonia si sente lusingata, poiché Knut le consiglia delle letture e la incoraggia a scrivere, reputando che lei sia molto portata. Settecento chilometri li separano, e lui le invia numerosi pacchi contenenti dei libri, che si vanta di avere sottratto appositamente per lei ai grandi magazzini della sua città. Sonia porta avanti questa relazione epistolare, fra alti e bassi, provando un senso di colpa che non supera il piacere di avere qualcuno che la adula e pensa a lei, sebbene in modo del tutto illegale. La relazione fra i due, se così si può definire, dura circa tre anni; un periodo in cui Sonia nel frattempo si sposa e ha un figlio, mentre Knut, che ha sempre rifiutato il sesso, diventa un donnaiolo e le parla delle sue conquiste.

Ben presto però la protagonista si sente soffocare da tutte le imposizioni di lui, soprattutto perché, ai libri, Knut aggiunge anche regali costosi: creme, profumi, scarpe e vestiti firmati.
La vita di Sonia subisce un tracollo; la ragazza inizia a bere e divorzia, poiché non riesce più a gestire la sua doppia vita, sfuggita di mano, di cui non trova alcun denominatore comune.
Quella cicatrice, a cui il titolo allude, dovuta ad un parto cesareo e simbolo di una madre che dovrebbe essere appagata, finisce per affiorare anche nella sua anima, confusa e sconquassata da eventi che accadono intorno a lei e di cui sembra non avere nessuna coscienza né volontà. Il rapporto malato e morboso che si sviluppa fra i due protagonisti porta la narrazione alle estreme conseguenze, dove realtà e finzione si fondono e diventa difficile distinguere cosa sia autentico.

Ho letto questo romanzo tutto d’un fiato, perché lo stile dell’autrice è estremamente credibile e non risulta mai pesante. Sara Mesa si limita ad esporre i fatti senza giudicare, come fosse un diario di questi anni di relazione, che presenta diversi salti temporali.

Certo, il clima che si viene a creare è davvero surreale, ed è difficile credere che Knut possa rubare oggetti e capi di vestiario a ritmi così sostenuti, senza incappare in un fermo significativo da parte delle forze dell’ordine. Il disagio che il lettore avverte nei confronti di entrambi i ragazzi non è solo una questione di morale. Le pretese di lui diventano sempre più impossibili; lei finge di essere fragile ed arrendevole ma in fondo se ne approfitta. Vittima e carnefice invertono i ruoli di continuo.
Fa parte di quel mondo dell’assurdo di cui parlavamo all’inizio. Internet ha favorito tante situazioni, ma ha creato anche dei mostri. Personaggi fittizi e artefatti, pieni di sé e di desiderio di mostrarsi al mondo sotto mentite spoglie.

«In questo momento non penso che riuscirò a dimenticarti, ma l’oblio lavora da solo, come il passare del tempo. Sarà invece più difficile che tu ti dimentichi di me. Te ne accorgerai in futuro.»

Piacevole diletto diventa quindi Cicatrice, romanzo attuale, ma irreale e artificioso proprio come lo è il nostro navigare in rete.

 

Cicatrice
Sara Mesa
Bompiani, febbraio 2017
Pagine: 192
Brossura: € 17,00

 

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa