Rose giallo ambrato – Monica Pizzi

Quando arriva la felicità? Viola, la protagonista del secondo romanzo di Monica Pizzi sembra che la sfiori continuamente, e ogni volta che la tocca qualcosa puntualmente va storto! Ecco il seguito di Rose rosso scarlatto, con il quale ho sofferto entrando in empatia per la perdita improvvisa del suo ragazzo. Con il nuovo romanzo l’autrice racconta della nuova storia d’amore tra Viola appunto e Luca, un giovane paracadutista della Folgore. L’amore che li invade è quasi adolescenziale, molto fisico, con i messaggi, i non detti, i fuochi del calore corporeo, eppure anche tanto romantico. Infatti il libro è forse più indirizzato ai ragazzi, magari della tarda adolescenza, però anche un adulto si lascia trasportare dal sogno romantico di questi giovani, dalla sensazione del fuoco della passione, dalla voglia di viversi il proprio uomo e la propria donna sempre e comunque. Viola anche questa volta dovrà affrontare diverse difficoltà, la lontananza, un grave incidente di Luca che la fa tribolare parecchio, la malattia, molte gioie e anche diversi dolori, in perfetta linea con l’esistenza di ognuno.

Mi ha commosso Monica Pizzi durante l’incidente di Luca avvenuto in una missione di pace (o di guerra) all’estero: mi ha ricordato i diversi militari italiani uccisi durante le guerre post terrorismo, la narrazione dei dispersi mi ha suscitato diverse lacrime per il vuoto che ancora oggi le famiglie di quei ragazzi ancora piangono, mentre nel libro per fortuna qualcuno è riuscito a cavarsela.

Tutto stava procedendo da manuale, quando dalla cabina di pilotaggio ci hanno detto che c’era un problema. Non c’è stato tempo di pensare e ho dato l’ordine di lancio. È successo tutto molto velocemente. Sono sempre l’ultimo a lanciarmi e ho visto uno dei ragazzi in difficoltà, l’ho raggiunto, il suo paracadute non si è aperto, me lo sono agganciato addosso e siamo scesi. Ovviamente abbiamo preso molta più velocità rispetto a quella degli altri. Ho aperto la vela in ritardo rispetto al gruppo, dunque ho avuto meno metri da gestire, l’impatto è stato fortissimo. Ho sentito una gran fitta alla schiena, come se una spada mi fosse entrata dentro il ventre e fosse sbucata dall’altra parte.

Il romanzo prosegue con tutte le vicissitudini della coppia, inneggia all’amore, quello fra due persone, tra genitore e figlio, ma anche all’amicizia. Non mancano scene di crudeltà da parte di un personaggio sconosciuto e quindi poco chiaro che suscita una certa suspance durante la lettura. E poi non mancano i sogni premonitori di Viola, accompagnati da Francesco, il fidanzato che aveva perso tragicamente. Il tutto condito dal profumo delle rose, questa volta gialle, ma che annunciano un seguito, probabilmente colorato di bianco.

Il testo può scemare anche in atteggiamenti scontati, o forse troppo attenti alla bellezza  esteriore, alla perfezione delle azioni sempre condite da buon senso, e al benestare in quanto i personaggi provengono da una famiglia agiata (spesso si va a fare shopping giusto per distrarsi), quindi poco vicini alla gente comune che deve sopportare le disgrazie quando piombano dal cielo e pure senza soldi. Però è anche vero che la lettura serve per evadere, per sognare e per regalarci momenti di piacere ed emozione.

 

Rose giallo ambrato
Monica Pizzi
Europa edizioni, 2015
Pagine 266
Prezzo di copertina € 15,90

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist