Intervista a Nello Trocchia

 Il coraggio delle cicatrici Storia di mio figlio Arturo e della nostra lotta un libro attualissimo e che racconta una storia di cronaca, l’accoltellamento di Arturo, un ragazzo di diciassette anni attraverso le parole della mamma la pedagogista Maria Luisa Lavorone e del giornalista Nello Trocchia che ho avuto il piacere di intervistare.

Come nasce l’idea di scrivere questo libro?
Nasce da un incontro con Maria Luisa Lavorone, la mamma di Arturo, il ragazzo accoltellato e lasciato quasi senza vita da quattro ragazzini, un pomeriggio di dicembre sotto le luminarie di Natale. Essendo la mamma una pedagogista, in lei e in me è nata proprio l’idea di scrivere un libro per un’esigenza terapeutica. Da parte di questa donna vi è stato un atto di coraggio soprattutto nel fatto di voler raccontare le storie degli aggressori.

Raccontare non solo quello che è successo ad Arturo ma anche delle vite degli aggressori è qualcosa che colpisce molto nel libro, come ha lavorato su questo?
Con Maria Luisa abbiamo voluto raccontare cosa accade nei contesti familiari, entrare in quelle vite e il tutto attraverso materiale inedito, intercettazioni ambientali che hanno rivelato la violenza e di questi ragazzi nelle loro parole. Omertà e codice criminale fanno parte della loro vita. 

Violenza inaudita nei ragazzi, basti pensare al fatto di cronaca successo recentemente a William perché succede questo?Lo Stato e la Comunità hanno fallito?
Vi è un’ombra nel sistema scolastico, un rallentamento e una resa dello Stato e una mancanza di capacità di recuperare. Sicuramente hanno fallito la scuola, la magistratura, gli spazi ricreativi, ormai anche ridotti come l’oratorio e inoltre vi è un logoramento della credibilità degli assistenti sociali basti pensare agli ultimi casi di cronaca. A tutto questo si lega l’impoverimento di risorse e qualità nelle risposte.

Porterete questo libro nelle scuole?
Spero che ci invitino per raccontare questa storia di cronaca, far conoscere il protagonista e soprattutto che ci invitino di pomeriggio perché non vogliamo sottrarre tempo allo studio che è importantissimo perché salva dall’ignoranza.

Claudia Crocchianti

Giornalista pubblicista e scrittrice