Intervista a Lucia Galasso

Domenica due aprile all’interno della manifestazione “TivOlio” al santuario d’Ercole Vincitore a Tivoli la scrittrice Lucia Galasso ha presentato il suo libro Storia e civiltà del pane. In questa intervista la stessa autrice parla del suo libro e di questo evento

Come è nata l’idea di scrivere Storia e civiltà del pane?
Erano anni che scrivevo su questo tema, raccoglievo materiali e partecipavo a seminari e convegni dove relazionavo i miei studi in merito. Durante il primo lockdown mi ha contattato quello che sarebbe diventato il mio editore. Mi seguiva da un po’ sui social e mi ha chiesto se fossi interessata a pubblicare qualcosa nel campo dell’antropologia alimentare. Mi è venuto subito spontaneo proporgli un libro che indagasse il pane dal punto di vista archeologico e antropologico. Il pane ha avuto su di me sempre un fascino particolare, e mi sono resa conto, scrivendo il mio libro, che nel tentativo di far dialogare tra loro fonti, studi e bibliografie varie non ho fatto altro che indagare, nella storia e nella cultura, il grado via via sempre più complesso che il pane rivestito nell’alimentazione e nella simbologia dell’uomo. Un viaggio – sostanzialmente – nella sacralità della panificazione, che di civiltà in civiltà, fino ad arrivare a quella contadina, è diventato sempre più complesso e denso di significati, tanto da rendere questo alimento buono da mangiare, e buono da pensare, parafrasando Lévi-Strauss.

Cosa rappresenta il pane legato alla civiltà?
Simbolo dell’identità di molte popolazioni, soprattutto del bacino del Mediterraneo, il pane non soltanto ha rappresentato il cibo per eccellenza, ma ha esercitato anche un ruolo fondamentale nella complessa sfera delle relazioni sociali. Legata al consumo ed alla molitura sempre più intensiva dei cereali, la panificazione fu una pratica ed una tecnica acquisita gradualmente ed in tempi diversi dalle popolazioni del Mare Nostrum, diventando sempre più parte integrante dei principali processi produttivi alimentari dei popoli che la adottarono. La cerealicoltura e la panificazione sono quindi elementi fondamentali per comprendere le trasformazioni economiche, religiose e sociali delle civiltà del Mediterraneo (area indagata dal mio libro).

Qualcosa sulla presentazione a Tivoli avvenuta il 2 aprile al Santuario d’Ercole Vincitore?
È stata la seconda volta che ho presentato il mio libro a Tivoli, è sempre sfidante per un autore, perché ti permette di entrare in dialogo diretto con i tuoi lettori. Stavolta poi, coadiuvata da Gabriella Cinelli e moderata da Antonio Capitano, all’interno dello spettacolare santuario di Ercole Vincitore (una meraviglia ancora poco conosciuta, ma che merita di venire valorizzata con eventi come “TivOlio”) l’esperienza ha incorniciato al meglio le due anime del mio libro; l’archeologia e la storia alimentare del pane.

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist